Despite the Wane
“Beyond that Wall” è il nuovo album dei Despite the Wane, dieci canzoni indubbiamente rock, potenti e trascinanti, che rivelano un talento per ritornelli orecchiabili e irresistibili. In una struttura rock cristallina sostenuta dal talentuoso e straordinario chitarrista solista Max Dury, l’attenzione si concentra sulla melodia e sulle variazioni vocali dell’appassionato cantante Mir Kollins, autore anche dei testi.
“Beyond that Wall” è il risultato di anni di ascolto devoto alle band più influenti e iconiche della scena rock dalla fine degli anni ’70. Un ascoltatore appassionato può facilmente riconoscere i riferimenti alla musica elettronica e alla New Wave britannica, godendosi questo album vibrante, pieno di pathos ed emozione.
Despite the Wane: nuovo album rock con influenze elettroniche e post-punk. Melodie orecchiabili, testi profondi e un viaggio introspettivo
La title track racchiude lo spirito dell’intero album, la lotta interiore dell’artista tra la desolazione per un destino avverso e il senso adamantino e implacabile di ribellione contro di esso. Il dubbio che nasce dal fallimento e il rammarico per un’opportunità persa non si trasformano in autocommiserazione; al contrario, alimentano il salto di consapevolezza che porta a fare un bilancio della propria vita e al bisogno di una rivolta contro l’incomprensibile sofferenza della condizione umana. Un filo rosso percorre queste dieci canzoni, definendo le tappe di un lungo, duro e solitario viaggio.
Da un presente di irrequietezza e solitudine (The Missteps I made), l’artista richiama ricordi e affiorano frammenti di promesse e incomprensioni (A letter). Afferma che la vita deve avere un senso (Something will remain), i nostri ricordi non svaniranno come ombre nel buio (You are present), e momenti di pura gioia e follia (LMNG) sono ancora possibili, anche se sfuggenti.
Ora la direzione di viaggio è chiara, l’attraversamento del deserto è uno sforzo al di là dell’immaginazione e nessuna ricompensa verrà fornita. L’approdo è un territorio desolato, abitato da ombre vuote (Blank faces) e il destino ingiusto è la condizione umana (Waiting).